Bresca Dorada restituisce il riflesso sincero di chi l’ha fondata e la gestisce da trent’anni. L’azienda è nata nel 1986 e da allora è sempre cresciuta nel pieno rispetto del territorio, della tradizione gastronomica, dell’etica isolana, nel tentativo di portare nelle tavole uno spirito sardo autentico, saporito, genuino, con il sorriso in bocca.
Nel 1990 nasce l’idea di mettere in bottiglia il liquore di mirto, il più apprezzato fra i liquori sardi, ma l’inizio della storia “Bresca Dorada” è diverso, ha profumo di fiori e sapore di miele. Paolo Melis e Enrico Diana hanno alle spalle famiglie di apicoltori e proprio sul miele si fonda la fortuna dell’azienda.
I terreni sono acquistati, abitati, amati. Per anni vi si produce dell’ottimo miele. Solo tempo più tardi il miele si mescola con il mirto e il prodotto che nasce è eccezionale, unico nel suo genere, balsamico, fragrante, cremoso, insomma è il Mirto Rosso di Sardegna firmato Bresca Dorada.
Da allora l’azienda non si è mai stancata di sperimentare e di investire su se stessa. Per chi ama la terra nella quale vive e lavora il biologico è un passaggio necessario, difficile e faticoso, ma indispensabile. E Bresca Dorada ama e rispetta il territorio che la ospita.
Per questo, nel 2012, dopo un anno di conversione dei terreni aziendali, è stata iscritta al biologico dall’organismo di controllo “Suolo e Salute” con certificazione di trasformatore bio per la produzione di marmellate, confetture e liquori.
L’idea era semplice: portare avanti uno sviluppo sostenibile, che valorizzasse le materie prime e il lavoro locale ma che non sprecasse inutilmente risorse ambientali. Si è puntato soprattutto sul mantenimento di un basso impatto sull’ambiente che ha portato l’azienda a sfruttare quasi interamente energia proveniente da fonti rinnovabili.